Settecento e Ottocento
Per capire da dove ha inizio la storia del Welfare bisogna tornare ai tempi della rivoluzione industriale, periodo in cui il benessere dei lavoratori non era minimamente considerato né dai governi né dagli imprenditori.
Come già noto la rivoluzione industriale portò alla nascita del capitalismo, forma economica che si basava su due teorie dell'epoca:
1) L'utilitarismo, cioè l'idea che l'imprenditore investisse le proprie risorse economiche per farle fruttare al massimo e ottenere il maggior profitto possibile.
2) Il liberalismo di Adam Smith, cioè il principio secondo il quale l'uomo, lasciato libero dall'ingerenza dello Stato nei propri affari, fosse in grado di "scegliere la via che assicuri a lui e quindi alla collettività il massimo beneficio".
Il 17 marzo 1861 venne proclamata l'Unità d'Italia, ma nonostante il paese fosse unito da un punto di vista politico, la situazione economica e sociale restava molto frammentata e l'industria si affermava solo al nord, con una prevalenza come oggi di piccole e medie imprese e poche industrie di grandi dimensioni.
L'attenzione verso il lavoratore non era dovuta ad un reale interesse del fatto che stesse bene, quanto ad assicurare il costante funzionamento dell'industria senza scioperi e conflitti con i lavoratori.
Sempre verso la fine dell'800 venivano costruiti i primi veri e propri villaggi operai, dotati di strutture ricreative, assistenza ai bambini, mense, medici, scuole, iniziativa che aveva lo scopo di provvedere a tutti i bisogni degli operai e permettergli quindi di vivere il più possibile vicino all'azienda dove lavoravano. Sono gli anni dei "villaggi operai", tra i quali il celebre villaggio Crespi d'Adda in Lombardia, nato nel 1878.
CRESPI D'ADDA APPROFONDIMENTO
Crespi d'Adda è una frazione del comune italiano di Capriate San Gervasio, in provincia di Bergamo ed è certamente la più importante testimonianza in Italia del fenomeno dei villaggi operai
Il Villaggio Crespi d'Adda nasce nel pieno della rivoluzione industriale quando due capitani d'industria illuminati - Cristoforo Benigno Crespi e il figlio Silvio Benigno - vollero costruire sulle rive dell'Adda un villaggio ideale del lavoro, un piccolo feudo dove il castello del padrone fosse simbolo sia dell'autorità sia della benevolenza, verso gli operai e le loro famiglie. Ai lavoratori venivano messi a disposizione una casa con orto e giardino e tutti i servizi necessari.